Alcuni dicono siano le sfumature di pepe bianco a rendere unici i Prosecco di Nino Franco. Altri insistono sull’eleganza, la ricchezza di profumi e la longevità, sempre accompagnate da una beva di estrema piacevolezza.
Prima di essere spumanti sono scatti mentali generati dall’esperienza e dalla fantasia dei loro autori. Sono figli di assaggi, frequentazioni, consigli e, perché no, incidenti di percorso. Nelle etichette di Nino Franco riverbera la passione per l’architettura di Primo, la ricerca del bello di Silvia, il gusto per un Prosecco forgiato dalla personalità del suo vigneto, che non nasconde il carattere complesso ma esprime la costante tensione verso la ricerca di un assoluto: «il vino che vorresti bere».